Oggigiorno vediamo una proposta sempre crescente da parte dei birrifici artigianali di lattine, nonostante ancora l’immaginario collettivo le associ ancora a birre di bassa lega.
Cerchiamo di capire insieme per quale motivo si stanno concentrando energie per la creazione di un format che non è ancora compreso appieno e se questa mancata comprensione è giustificata o meno.
Ma partiamo dal classicissimo vetro, il contenitore che da molti viene considerato il contenitore per eccellenza della birra.
I principali vantaggi del vetro sono essenzialmente due:
• Essendo un materiale spesso e resistente, il vetro permette senza alcun problema la rifermentazione in bottiglia;
• Le birre in bottiglia sono più resistenti agli sbalzi termici, dunque mantengono la bevanda fresca più a lungo.
Tuttavia, non si può dire che non abbia anche dei contro, soprattutto dal punto di vista ambientale: infatti, nonostante il vetro sia riciclabile al 100% , è un materiale molto pesante, difficile da trasportare perché fragile e che quindi necessita di imballaggi maggiori che fanno aumentare i costi di trasporto.
Ma il punto di vista ambientale non è l’unico che svantaggia il vetro: infatti, pur essendo scuro e spesso, è possibile che la luce penetri il vetro, alterando la birra.
E uno dei vantaggi, ovvero che è meno sensibile agli sbalzi termici è anche un contro perché anche la velocità di raffreddamento della birra è ostacolata.
Ma ora passiamo alle lattine, composte di alluminio, comparse per la prima volta nel 1958 come alternativa più igienica e pratica. Ad oggi i vantaggi delle lattine sono molteplici, in primis per l’ambiente: infatti, essendo poco ingombranti e leggere, il trasporto risulta più semplice, meno dispendioso e comportano un notevole consumo di carburante e quindi di emissioni nocive.
Inoltre, la gestione dei rifiuti diventa meno difficoltosa, grazie alla possibilità di schiacciarle dopo il consumo, l’ingombro si dimezza.
Per quanto riguarda l’integrità della birra, a differenza del vetro, sono completamente impenetrabili dalla luce, ed essendo perfettamente ermetiche, non rischiano ossidazione o l’apertura involontaria come potrebbe accadere per i tappi, quindi garantiscono una perfetta salvaguardia del prodotto.
Poi ammetto che quest’ultimo pro è completamente soggettivo, però l’appeal di una lattina che si può personalizzare completamente, dal colore alle sensazioni tattili è nettamente maggiore!
Tuttavia nemmeno le lattine sono esenti da criticità: infatti, l’alluminio essendo un materiale abbastanza elastico, non permette la rifermentazione della bevanda contenuta all’interno.
Inoltre è un materiale più sensibile agli sbalzi termici: oltre a raffreddarsi molto più velocemente del vetro, tende anche a riscaldarsi con più rapidità se esposto a fonti di calore.
Meglio gustare una birra in lattina o una in bottiglia? A conti fatti, non è facile dare una risposta univoca. Abbiamo, infatti, visto che ci sono comunque pro e contro in entrambi i casi.
La nostra posizione in merito è chiaramente pro innovazione: si spera che nel tempo i “contro” dell’alluminio riescano ad essere mediati, perché i vantaggi sono davvero molti, sia per la birra ma anche per preservare l’ambiente che già troppo a lungo è stato inquinato e bistrattato.
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