Se ci pensi bene dietro un bicchiere di vino bevuto con gli amici il venerdì sera o accompagnato ai piatti della domenica, c’è molto di più. Così come c’è un’enorme differenza tra bere e degustare un buon vino.
Infatti, imparare a saper cogliere le differenze tra un calice di satin e un calice di brut o di pinot nero aumenta il nostro grado di apprezzamento, permettendoci di riconoscere il valore della bottiglia attraverso la storia dietro la sua etichetta. Ed è proprio questa curiosità e la voglia di scoprire sorso dopo sorso la storia nascosta dietro ad ogni bottiglia a guidarci nel compiere i primi passi di avvicinamento al vino.
Conoscenza, abilità e dedizione sono alla base di una corretta degustazione e rappresentano il segreto per avvicinarsi al vino senza errori. Riuscire a riconoscere profumi, sapori e aromi ci permetterà di vivere un’esperienza sensoriale unica in grado di farci apprezzare l’atmosfera del momento.
Dunque se stai cercando una guida veloce e di base su come avvicinarsi al vino per stupire al prossimo appuntamento in questo articolo cercheremo di darti alcuni consigli per riuscire a sorprendere il tuo interlocutore!
Cominciamo quindi con alcuni concetti base su come degustare il vino, tenere il bicchiere e aprire la bottiglia.
Come degustare il vino?
I primi tre fattori da tenere in considerazione sono il colore, l’odore e il gusto.
Step 1: Osserva
La prima analisi è quella visiva, osservando colore, limpidezza e densità è possibile ricavare delle informazioni precise in merito alla storia del vino, come ad esempio se si tratta di vini non filtrati e non chiarificati. Inoltre dall’analisi degli archetti che si formano sulle pareti del bicchiere è possibile ricavare informazioni sulla densità, consistenza e complessità alcolica del vino che si sta degustando.
Step 2: Usa l’olfatto
La seconda analisi è quella olfattiva. In questa fase e bene cominciare con il ruotare il vino nel bicchiere in modo che quest’ultimo sprigioni tutti i suoi aromi. In questo modo sarà possibile identificare i singoli profumi ed eventuali difetti del vino. Tra i difetti più comuni vi è sicuramente l’odore di sughero, in quanto aggiunge un sentore di muffa pungente e sgradevole al vino. Sviluppando nel modo corretto la memoria olfattiva sarà inoltre possibile con il tempo individuare le uve con cui il vino è stato prodotto, l’età, la zona di produzione.
Ma quali sono i descrittori olfattivi utilizzati per descrivere gli aromi e i profumi del vino?
Questi si suddividono in tre categorie: i primi sono associati a frutta e fiori e sono strettamente legati all’uva e al vigneto, i secondi dipendono dalle tecniche di vinificazione che possono conferire al vino note di burro, panna o spezie come vaniglia, cannella, chiodi di garofano e pepe nero, infine, i terzi dipendono dall’affinamento in bottiglia dai quali emergono sentori di cuoio, tabacco, funghi, petrolio e foglie bagnate.
Step 3: Assapora
La terza analisi è quella gustativa. È sicuramente la fase più complessa nella quale si valuta la struttura del vino e tutto quello che è stato percepito nella fase precedente. Per ottenere il massimo delle informazioni, è importante far roteare il vino intorno alla bocca per assicurarsi che i nostri ricettori del gusto siano in grado di percepire le diverse sfumature del vino: dalla dolcezza alla concentrazione alcolica, dall’equilibrio alla sapidità, dalla mineralità all’acidità fino ad arrivare alla tannicità che determina la ruvidezza, l’astringenza e la durezza di un vino.
Tutti questi elementi sono necessari per essere in grado di apprezzare un calice di vino e avere gli strumenti corretti per saperlo comunicare, spiegare e descrivere in modo oggettivo e soggettivo.
Come tenere il bicchiere?
Se hai letto fino a questo punto probabilmente adesso ti starai domandando come tenere un bicchiere di vino per sembrare un vero intenditore. Durante la fase di degustazione per non alterare i sentori del vino con il calore delle mani è necessario tenere il bicchiere dalla base del gambo tra pollice e indice e posizionare il resto delle dita naturalmente sul fondo del bicchiere.
Come aprire una bottiglia di vino?
Anche aprire correttamente una bottiglia di vino è un’abilità da non tralasciare per risultare un vero intenditore. Esiste infatti un vero e proprio galateo dei movimenti per non stuzzicare eccessivamente il vino e mantenerne le qualità. Ad esempio nel caso di un vino fermo la parte superiore della pellicola va rimossa con il cavatappi appena sotto il bordo della bottiglia e, nell’avvitare quest’ultimo nel tappo di sughero, è bene fare attenzione cercando di non avvicinarsi eccessivamente ai bordi.
E se il vino è frizzante? Niente panico!
Rimuovi la pellicola, allenta la gabbia metallica e inclina la bottiglia a 30°. Afferrando il tappo con una mano usa l’altra per tenere la bottiglia dalla base. Adesso gira la bottiglia, non il tappo!
Tenendo il tappo fermo sarà la stessa bottiglia a rilasciare lentamente fuori il tappo con un leggero phut!
Se hai letto il nostro articolo e lo ha ritenuto interessante e sei sempre più convinto che vorresti diventare un esperto degustatore di vino potresti prendere in considerazione un corso di avvicinamento al vino.
I nostri corsi sono un modo perfetto per iniziare un percorso di avvicinamento al vino. Stocchetti Beverage School propone infatti una vastissima selezione di corsi: dal corso di avvicinamento al vino al corso da sommelier, passando per il corso di degustazione.
Se vuoi migliorare la tua conoscenza del vino e familiarizzare nel riconoscere aromi e sapori scopri la nostra sezione School!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
Natale Vino
Vino: Il Natale con Stocchetti
Dicembre è il mese più magico dell’anno. Le strade si trasformano e i locali si animano. Le proposte da farvi potrebbero essere molteplici, ma vogliamo puntare...
Birre
Birra: un ponte per Brooklyn
La Brooklyn Brewery è nata dal sogno di tornare a produrre birra a Brooklyn, un tempo una potenza della produzione di birra americana. Oggi i suoi...
Spirits
Spirits: Le origini di Piero
Se sei un imprenditore italiano, di certo avrai sentito parlare di un fenomenale marchio nato negli ultimi anni: il gin Piero. Ma qual’è veramente la sua...
Vino
Vino: Crémant de Bordeaux
Settembre segna l’ultimo mese, ormai da tempo, delle vacanze estive. Molti si concedono gli ultimi momenti di relax prima di riprendere la routine e per voi,...
Birre
Birra: Ferragosto “must have”
Secondo diversi studi nel settore Ho.Re.Ca, la birra è la bevanda alcolica più consumata, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La categoria si...
Spirits
Gin: parola d’ordine “ANALCOLICO”
Il mondo dei gin è in costante evoluzione. Una miriade di distillerie che cercano continuamente nuovi gusti, stili ed esperienze per soddisfare i palati dei consumatori...