fbpx

NEWS

Alla scoperta dello Champagne

Gli Champagne sono dei vini interamente prodotti, vendemmiati ed elaborati nell’area delimitata della Champagne, in Francia. Le uve impiegate nell’elaborazione dei vini di Champagne presentano caratteristiche uniche al mondo, risultato di una posizione geografica particolare, di un suolo particolare e di un clima particolare.
I vini sono elaborati attraverso il metodo Classico o Champenoise, cioè che effettua la seconda fermentazione direttamente in bottiglia, con l’aggiunta di zuccheri e lieviti.

L’area di produzione della Champagne si trova in Francia a circa 150 chilometri a nord-est di Parigi ed è fra le zone di produzione enologica di qualità più a nord d’Europa. La zona di produzione della denominazione d’origine controllata (AOC) Champagne si estende per circa 34.000 ettari. L’elemento chiave che caratterizza questo prodotto è il terroir, che un neofita potrebbe confondere con il terreno; il terroir invece è un insieme di tre elementi: il clima, l’orografia ed il suolo/sottosuolo.

Partiamo dal primo elemento caratterizzante: il clima!
Il clima è continentale e relativamente rigido e spesso piovoso. La temperatura media annuale non oltrepassa i 10,5° ed è, quindi, di poco superiore a quella minima di 9° richiesta per la corretta maturazione delle uve. Paradossalmente, però, proprio queste condizioni climatiche estreme permettono di ottenere le uve ideali per queste bollicine. La bassa temperatura, infatti, favorisce una maturazione lenta delle bacche, da cui derivano freschezza e vivacità.

Il secondo aspetto tipico del terroir è la sua orografia.
Il territorio, caratterizzato da ripidi pendii e solcato da valli, consente un soleggiamento maggiore delle viti rispetto a quelle in pianura e favorisce il drenaggio dell’acqua in eccesso, è quindi da sempre una zona favorevole all’impianto della vite!
La pendenza media degli impianti è del 12%, ma alcuni possono raggiungere quasi il 60%.

Ultimo ma non per importanza il terreno!
Il terreno gioca un ruolo decisivo, visto che proprio dal terreno la pianta trae il suo nutrimento. La composizione del terreno è prevalentemente fatta da calcare, gesso e marna; un sovrapporsi nel tempo di scheletri di microrganismi marini, derivato dal ritirarsi delle acque marine, avvenuto circa 70 milioni di anni addietro. Questo tipo di suolo sottosuolo favorisce il drenaggio dell’acqua. Il gesso ha inoltre la proprietà di trattenere l’acqua. La sua elevata porosità è un serbatoio di acqua (300-400 litri per m3) che conferisce alla pianta un adeguato approvvigionamento anche durante le estati più secche.

Ma dopo aver passato in rassegna ciò che caratterizza le uve, passiamo a vedere quali sono i principali vitigni e le loro caratteristiche. I vitigni presenti sono:

  • Pinot Noir il quale da tipicamente vita a vini con ottima struttura;
  • Chardonnay fornisce freschezza, finezza ed eleganza;
  • Pinot Meunier fornisce vini fruttati, poco acidi e dall’evoluzione rapida; nell’assemblage conferisce morbidezza e serve soprattutto a legare le qualità diverse degli altri due vitigni.

Gli ettari di vigneti votati a Champagne sono divisi in cinque aree naturali caratterizzate da condizioni diverse:

  • Montagne di Reims: il vitigno predominante è il Pinot Noir.
  • Valle della Marna: qui il vitigno principale è il Pinot Meunier. Gli champagne della valle della Marne possiedono un seducente bouquet fruttato ed un’elevata morbidezza.
  • Côte des Blancs: il vitigno principale è lo Chardonnay, l’unica uva a bacca bianca autorizzata per la produzione dello champagne.
  • Côte de Sèzanne: terreni calcarei ricoperti da marna, argilla e sabbia; coltivata a Chardonnay e Pinot Noir.
  • Côte des Bar nell’Aube: il vitigno principale è il Pinot Noir che qui da vita a vini di carattere, rotondi e dagli aromi complessi.

Ma date le caratteristiche specifiche di ogni vitigno, come scegliere l’assemblaggio?

I francesi hanno pensato a tutto, conferendo nomi diversi in base alla composizione; infatti gli Champagne “generici” sono prodotti con tutte e tre le uve ammesse dal disciplinare: Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier in proporzioni variabili, mentre gli Champagne prodotti con Chardonnay in purezza sono definiti Blanc de Blancs e quelli prodotti esclusivamente con uve a bacca rossa (Pinot Nero e Pinot Meunier) singolarmente o congiuntamente, sono definiti Blanc de Noirs.

Dopo esserci chiariti le idee, fateci sapere se voi siete più da Blanc de Blancs, Blanc de Noir o da Champagne tradizionale!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

Natale Vino

Vino: Il Natale con Stocchetti

Dicembre è il mese più magico dell’anno. Le strade si trasformano e i locali si animano. Le proposte da farvi potrebbero essere molteplici, ma vogliamo puntare...

Birre

Birra: un ponte per Brooklyn

La Brooklyn Brewery è nata dal sogno di tornare a produrre birra a Brooklyn, un tempo una potenza della produzione di birra americana. Oggi i suoi...

Spirits

Spirits: Le origini di Piero

Se sei un imprenditore italiano, di certo avrai sentito parlare di un fenomenale marchio nato negli ultimi anni: il gin Piero. Ma qual’è veramente la sua...

Vino

Vino: Crémant de Bordeaux

Settembre segna l’ultimo mese, ormai da tempo, delle vacanze estive. Molti si concedono gli ultimi momenti di relax prima di riprendere la routine e per voi,...

Birre

Birra: Ferragosto “must have”

Secondo diversi studi nel settore Ho.Re.Ca, la birra è la bevanda alcolica più consumata, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La categoria si...

Spirits

Gin: parola d’ordine “ANALCOLICO”

Il mondo dei gin è in costante evoluzione. Una miriade di distillerie che cercano continuamente nuovi gusti, stili ed esperienze per soddisfare i palati dei consumatori...